Sviluppo e infrastrutture nella provincia di Trapani. Facciamo il punto sulla situazione dell’aeroporto di Trapani-Birgi (e proviamo a disegnare i possibili scenari)
Può l’economia di una Provincia dipendere dalle sorti dell’unica infrastruttura aeroportuale del territorio e dalle scelte politiche ed economiche che si sviluppano attorno a questa?
La provincia di Trapani, come si è detto tante volte, è un territorio con una grande vocazione turistica. Il viaggiatore rimane incantato dalla bellezza dei luoghi e dei paesaggi, stupito dai nostri centri cittadini ricchi di monumenti, affascinato dalla storia e dalla cultura, catturato dai nostri cibi. Eppure tutto questo non basta a mettere le ali al comparto turistico, settore che potrebbe trascinare in alto la nostra economia.
Certo negli anni qualcosa è cambiato rispetto al passato. Probabilmente la nostra città ha subito una forte scossa quando nel 2007 si sono svolti a Trapani gli Acts n° 7 e 8 della Louis Vuitton Cup, evento velistico internazionale che ha portato la citta alla ribalta attraverso i canali sportivi della Rai e ha dato modo a moltissimi telespettatori di conoscere le bellezze del nostro territorio. Quello è stato il momento in cui, grazie ai fondi europei giunti nelle casse degli Enti locali, si è investito tanto sulla città, cominciando a ristrutturare la zona del porto e a restaurare alcuni dei palazzi e dei monumenti più importanti del centro cittadino. Quello è stato il momento in cui si è compreso che la Provincia di Trapani aveva molto da offrire ai tanti turisti giunti nella nostra città e che forse bisognava investire in modo continuo sulle infrastrutture presenti, in modo da aumentare la presenza turistica nel territorio e sviluppare, finalmente, un settore così strategico per la nostra zona.
Anche l’Aeroporto di Trapani-Birgi, fino a quel momento troppo poco sfruttato, è stato finalmente considerato snodo fondamentale per lo sviluppo, e grazie alla presenza di diversi compagnie come Ryanair, Airone e Meridiana, ha cominciato a funzionare in modo più continuo. La presenza dei vari vettori ha fatto aumentare in breve tempo la presenza turistica in provincia (come si può vedere dalla tabella riassuntiva del Rapporto sul Turismo nella Provincia di Trapani 2012/13) e tutto il comparto ne ha tratto grandi benefici, spingendo gli operatori locali a investire anche in nuove strutture. Successivamente, dei tre vettori presenti, solo Ryanair ha scommesso sullo sviluppo di questa zona della Sicilia occidentale rimanendo a Trapani, ma pretendendo negli anni il pagamento di alcune somme da parte della Provincia per mantenere i prezzi dei biglietti più bassi e quindi più competitivi. Questo in realtà ha consentito un aumento delle presenze turistiche nella nostra Provincia, tanto che come dimostrano i dati pubblicati dall’Airgest, società di gestione dell’Aeroporto, dal 2007 ad oggi il trend degli arrivi e delle partenze è stato sempre positivo (+100,55% nel 2009, +7% nel 2012, +17,86% nel 2013, ecc.) nonostante la crisi economica in atto, e solo nel 2014 si è verificata una grave flessione. Senza dubbio l’intero settore turistico ha ricevuto da questa collaborazione una grande spinta in avanti, come dimostrano i dati pubblicati dalla Provincia Regionale di Trapani nel “Rapporto sul Turismo 2012/13”. Paesi come S. Vito Lo Capo sono riusciti, negli anni, a mantenere alto l’afflusso turistico riuscendo anche a prolungare la permanenza media delle presenze, che di solito è stagionale. Ma anche tutti gli altri comuni della provincia, come Erice, Valderice, Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi-Segesta, ecc. hanno tratto benefici del buon funzionamento dell’Aeroporto.
Trapani, in particolare, si è trasformata lentamente, ha riscoperto il suo bellissimo centro storico e lo ha trasformato in un salotto ricco di nuovi locali. Ha valorizzato i suoi monumenti e i suoi palazzi antichi, ha migliorato l’offerta turistica aumentando i posti letto disponibili, anche se molto ancora rimane da fare e la lentezza con cui alcuni cambiamenti avvengono è veramente snervante.
Oggi però l’accordo tra Ryanair e la nostra provincia sembra essersi rotto e la compagnia minaccia di lasciare il nostro Aeroporto per puntare su Palermo e Comiso. Ritorna quindi la domanda iniziale: “ è possibile che un intero territorio e il suo sviluppo economico dipendano unicamente dagli accordi interni che si prendono nelle stanze dei palazzi della politica? E’ possibile che il destino di un’intera provincia e dei suoi abitanti dipendano dalla presenza di un solo vettore?
Studenti Istituto Alberghiero - Erice